Il primo bacio.
Volevo rimandare il più possibile questo argomento.
Anzi , speravo proprio di non doverne parlare.
Anche perché, trattandosi di me, le cose non sono andate
come in un romanzetto rosa.
Lui le piace, lei gli piace, si baciano, è bellissimo.
No, proprio per niente.
Però ieri sera l’ho rivisto.
Il primo ragazzo che ho baciato.
E adesso ho voglia di condividere.
Non so perché ma ogni volta che ci incontriamo si crea
sempre un certo imbarazzo.
Dipenderà forse da come sono andate le cose quella fatidica
sera?
Era il lontano 19 dicembre del 1998, io avevo 13 anni, lui
16.
Io avevo gli occhiali blu e una camicia di velluto blu.
Lui aveva gli occhi a palla come una triglia e i capelli a
cofana come Valentino Rossi.
Per uno strano giro di voci e intermediari veniamo a sapere
che ci piacciamo e ci mettiamo d’accordo per vederci a casa mia con i suoi
amici e le mie amiche.
Tralascio la descrizione degli eventi più trash come il suo
amico che balla in piedi sulla poltrona.
Insomma, i nostri compari fanno in modo di lasciarci da soli
in una stanza.
Lui sdraiato a testa in giù sul divano, io in piedi alla
porta immobile.
Avevo lo charme di un palo vestito.
Lui dice: “Mi ha detto la Valeria che ti piaccio”
Io annuisco.
Lui si mette dritto sul divano e battendo la mano sul posto
libero accanto al suo mi invita a raggiungerlo.
Eseguo.
Mi mette un braccio attorno alle spalle e dice: “Posso
baciarti?”
Annuisco.
Esegue.
Ci baciamo un bel po’ e nel frattempo cambiamo posizione.
Mi fa sedere sulla sue gambe.
Continuiamo a baciarci a lungo.
Fino a quando entra mia madre e ci stacca tirandomi via per
un orecchio.
Fine.
Da quel momento cercammo di evitarci per i 15 anni
successivi.
Le mie amiche mi prendono ancora per il culo.
Per forza.